Da Londra a Dakar con un cesto di…pollo

3 ottobre 2016/Senza categoria

Mattina, ho appena sentito il primo sferragliare di questo vecchio treno a vapore che mi porterà in viaggio da Londra a Dakar. Ho con me il mio cesto virtuale dove ho già riposto una porzione del cibo che ha ormai spodestato lo storico Fish and Chips: il pollo Chicken Tikka Masala. Piatto le cui origini sono incerte. Per alcuni è nato in Scozia, e poi si è evoluto durante l’occupazione britannica dell’India. Per altri risale ai fasti dell’impero Moghul. Si tratta di un blend di spezie, yogurt e pollo presentato come uno spezzatino cremosissimo e dal profumo inconfondibile.

Vedo dal traghetto le Falesie di Calais, ora il treno, sbuffando, taglia come una spada i bellissimi territori di Francia per scendere fino al sud nella sempre ambiguamente affascinante Marsiglia.

Approfitto del tempo di sosta annusando il fumo che la locomotiva emana e che il sempre presente Mistral trasporta. Scendo e, appena fuori dalla stazione Saint Charles, vedo un vecchio bistrot dove un’antica donna serve il caratteristico Poulet Fumé. Gustosissimo pollo prima affumicato poi cotto in padella con abbondante pomodoro in un florilegio di spezie. Ho un secondo piatto nel cesto virtuale.

Ripartenza, naturale che il treno si diriga, quasi scivolando, verso sud, verso la Spagna. L’acqua comincia a scarseggiare quindi facciamo sosta a Valencia, resisto alla tentazione della ormai “scontata” paella, ma non resisto alla tentazione di andare alla ricerca di un piatto meno turistico ma forse più vero: il tipico Ajo Pollo. Delizioso piatto di pollo con abbondante aglio, basilico e limone. Sono solo quindi non mi pongo il problema delle “pubbliche relazioni” e metto nel cesto il terzo piatto.

Ripartiti, dopo ore di viaggio vedo finalmente Gibilterra, porta d’Europa verso l’Africa. Ci accoglie il Marocco con le sue contraddizioni tra deserto e oasi, tra povertà e città imperiali, tra due mari e l’atlante. Sosta a Marrakech, siamo in prossimità del centro, una corsa fino a Jamma el Fna, la centralissima piazza del mercato più famoso d’Africa. Seguo il profumo del piatto che cerco e lo trovo. Una donna sta accudendo il pollo dentro un Tajine, ho fretta, compero pollo e tajine e torno di corsa verso il treno. Con in braccio questa stupenda preparazione di cui annuso il profumo delle spezie secche, dello zafferano questa volta, della curcuma fresca altre. Metto nel cesto il quarto piatto.

Comincio a sentire il caldo, non abbiamo aria condizionata, stiamo attraversando la Mauritania,  guardo dal finestrino, a sinistra vedo dune mobili sollecitate dal vento, a destra mi rinfresca guardare l’oceano. Passiamo il confine, entriamo in Senegal diretti a Dakar. Sono a destinazione di questo mio viaggio, ora ho tutto il tempo per cercare il migliore Yassa di pollo della città. Un amico mi ha consigliato un piccolo locale dove assaggio questa delizia a base di pollo, senape e cipolle. Metto finalmente nel cesto virtuale il quinto piatto.

Il viaggio deve seguire due principi fondamentali, la conoscenza di diverse culture e il confronto tra le stesse seguendo un unico fil rouge. In questo caso, il pollo.

Lele

 

 

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